Giornata particolarmente impegnativa questa decima dell’on the road in Sicilia tra zone pianeggianti, monumenti e patrimoni Unesco. Ma andiamo con ordine!
Abbiamo lasciato il nostro appartamento nella stupenda Piazza Armerina non prima di una visita alla fantastica Cattedrale Maria Santissima delle Vittorie e una vera colazione siciliana con brioche e granita mandorla e cioccolato. A seguire, giusto per non farsi mancare nulla, un piccolo Patrimonio Unesco: la Villa Romana del Casale, con dei mosaici imperdibili per tutti gli amanti dell’arte (e non, direi). Presi armi e bagagli ci siamo diretti verso la nostra prossima meta: Ragusa, che ci ospiterà per due giorni di full immersion nei capolavori della Val di Noto. Dovuta precisazione: la stessa Noto è già stata toccata nel nostro tour dello scorso anno e la consiglierei a tutti i lettori di questo post. Aggiungerei anche che ci ho mangiato la più buona pasta con le sarde della mia vita, lì sul corso principale. Vi ho convinti? Ecco, se non l’ho fatto vi lascio con un panorama del posto che stiamo per lasciare. Ciao, arrivederci!
Visita completata e ci si rimette subito in viaggio con la direzione preposta. Certo, tra una cosa e l’altra ci toccherebbe un’ora e mezza di viaggio sotto pranzo ed è venuto un certo languorino… Cosa c’è quindi di meglio che una bella fermata improvvisata in una meta di strada? E proprio sulla strada ci troviamo una location che sorprende, non poco: Caltagirone. Un giro in centro, nella Villa, qualche giro tra le botteghe degli artigiani delle ceramiche, un arancino (qui cambia il sesso!) e una granita e poi il luogo di ritrovo della vita dei calatini: la celeberrima Scalinata (percorrerla tutta, di corsa, credo sia un’ottima alternativa a un allenamento in palestra).
Finito il tutto, riprendiamo il nostro cammino – ancora di un’oretta – per dirigerci verso Ragusa. Entriamo finalmente nel tempio del barocco, la famosa Val di Noto e non possiamo che esserne più che soddisfatti. Lasciamo armi e bagagli, ci rendiamo conto che guidare a Ragusa sarà comunque divertente e ci spostiamo subito verso Ibla, la parte centrale. Qui, devo dire, qualche piccola perplessità circa la difficoltà di parcheggiare e le poche indicazioni segnaletiche ma, va detto, i paesaggi fanno dimenticare anche queste piccole imperfezioni.
Fa molto travel blogger ma vorrei chiudere questo pezzo con una segnalazione: il Duomo di San Giorgio (perdonate la foto, non delle migliori come quelle che trovate su Instagram) va decisamente visto.
Arrivederci Italia continuerà il proprio viaggio nella meravigliosa Sicilia. Ma se vuoi capire come siamo arrivati fino a qui – oltre che con la macchina, il navigatore e tanta buona volontà – dai un’occhiata ai precedenti episodi dell’#ArrivederciRoadTripSicily:
Giorno 1: Palermo, Cefalù
Giorno 2: Monreale, Castellammare del Golfo, Scopello
Giorno 3: Riserva Naturale dello Zingaro
Giorno 4: Tempio di Segesta, Erice
Giorno 5: San Vito Lo Capo, Trapani
Giorno 6: Favignana, Saline di Trapani
Giorno 7: Selinunte, Scala dei Turchi
Giorno 8: Valle dei Templi, Agrigento, Sciacca
Giorno 9: Porto Empedocle, Piazza Armerina