Continuiamo il nostro arrembante giro in Sicilia sempre nella stessa zona: lasciamo la celeberrima base di Castellammare del Golfo per recarci direttamente a Trapani, casa per i prossimi 3 giorni.
Abbiamo infatti deciso di sostare per ben 3 notti – record di questa vacanza! – in una zona che conosco personalmente poco. Da qui c’è in mente di spostarsi verso varie parti: le Isole Egadi, i vari siti archeologici nei dintorni, un po’ di spiagge interessanti più a Nord, eccetera.
Ma partiamo con ordine: ci allontaniamo in mattinata da Castellammare e decidiamo di fare una bella sosta nell’area archeologica di Segesta. Va detto: merita decisamente ma consiglierei di vedere il Tempio così come il Teatro prima di vedere Agrigento (per una ragione, tutta personale, di dulcis in fundo che credo confermerò). Per arrivare fin su al tempio – ovviamente fa freddino e ci sono anche qui le vespe – ci sono delle navette che ci accompagnano sin dal parcheggio dell’automobile (5 euro). Che dire: carino e funzionale. E il Tempio di Segesta beh… è qualcosa che vale la pena riportarvi fotograficamente (lateralmente, sì, perché fa più radical chic).
Qualche foto al paesaggio, altre in posa e poi subito pronti a ripartire per la prossima destinazione che, come detto, è Trapani! Appena entrato in città mi rendo subito conto che qui, guidare, sarà decisamente divertente e sì, mi ricorderà un po’ casa. Va benissimo così!
Il tempo di provare un cous cous di pesce (tipico del posto e più che consigliato) e ci si muove diretti verso la funivia che ci porterà lassù, a Erice.
Erice è uno di quei posti stupendi che vivono sospesi tra il Medioevo e l’età moderna, tra sogno e realtà, tra case fatte di pietre e macchine che circolano più o meno tranquillamente. Salite ripide e strade d’annata ci portano tra i vicoli di questo fantastico comune a 751 metri d’altezza sul mare (si è capito che mi è piaciuto?) e ci consentono di godere non solo di costruzioni uniche quali il Duomo, il Castello, il Quartiere Spagnolo eccetera ma anche di panorami mozzafiato. Sarà che è andata bene e ci si è trovati con il tramonto e niente pioggia, sarà che sono stato a sentire mamma che diceva e ridiceva di andarci ma io, signori, mi sono innamorato di Erice (e del gatto della piazza centrale).
Ed è con questo panorama – approssimativamente delle ore 19 – dell’intero trapanese con tanto di Saline ed Isole Egadi in bella vista, che vi do appuntamento al prossimo capitolo del diario di bordo dalla Sicilia.
Volete saperne di più sulle precedenti puntate del Road Trip in Sicilia? Eccole:
Presentazione
Giorno 1: Palermo e Cefalù
Giorno 2: Monreale, Castellammare del Golfo, Scopello
Giorno 3: Riserva Naturale dello Zingaro