Se siete finiti su Arrivederci Italia e state navigando tra pagine, interviste, articoli e quant’altro, potreste essere stati colti da un’atroce curiosità: chi ha creato tutto ciò?
La mente che è dietro questo sito è quella, comune, di Mauro, un ventinovenne pugliese che è dovuto andar via da Taranto, sua città di origine. Come tanti suoi coetanei, una volta terminati gli studi superiori sono stato infatti costretto a cercare/elemosinare fortuna altrove, vivendo alcuni degli anni più belli della vita di un uomo nella capitale d’Italia, Roma.
Una scelta poco considerata in Italia, cioè quella di prendere degli studi umanistici e pretendere di essere valorizzati e considerati come tutto il resto dell’umanità, ha quindi portato il sottoscritto ad ampliare i propri orizzonti: decisi di fare un erasmus a Madrid e di cogliere quest’occasione per conoscere, scoprire, esplorare, vivere.
Al rientro nel Belpaese la grande depressione: la fine degli studi, l’inizio con i primi stage e quindi i seguenti lavori sfruttati, sottopagati. Insomma, le grandi prese per il culo tipiche e topiche.
Due anni di resistenza e poi la decisione: stop, via dall’Italia please. L’inizio matto e disperato di redazione di curriculum in inglese, in spagnolo e via così a mandarli in tutta Europa.
La predilezione, però, era sempre per la Spagna, per quella Madrid dove in erasmus lasci cuore, fegato, sentimenti ed altre cose che posso menzionare solo dopo la mezzanotte. La forza, il karma, il destino hanno voluto che la mente di questo sito trovasse lavoro lì dove aveva lasciato molte speranze e che da lì cominciasse – tra le altre cose – a realizzare Arrivederci Italia.