Tutte le ragioni per tornare a vivere in Italia

Toccando un tema un po’ delicato, qualche tempo fa ho realizzato un gioco social sul mio profilo personale di Facebook, scrivendo questo post:

Evidentemente, i miei amici di Facebook sono stati particolarmente magnanimi e mi hanno offerto numerosi spunti di riflessione. Diverse sono state le risposte, parecchi mi incitavano a tornare in Italia per qualcuno in particolare – o per lasciare in pace qualcun’altro in particolare in Spagna – e su questi punti ulteriori chiarimenti sarebbero pleonastici.

Tra le cause sicuramente maggiori e più votate c’è il cibo italiano, in tutte le sue forme (soprattutto quelle pugliesi): il panzerotto, le orecchiette con le cime di rape, riso patate e cozze, la pizza in genere e quella con salsiccia e friarielli, il caffè, il gelato. Insomma, un vero e proprio plebiscito della nostra gastronomia, una ragione di cui già avevo parlato e che ci rende orgogliosi ogni volta che torniamo e un po’ più pieni ad ogni check-in di fine estate. Poi sì, ecco le ragioni di cuore, perché noi italiani abbiamo il calore dentro: e così si insegue chi ha risposto la famiglia, la mamma, gli amici di sempre che non possono che essere stati nominati più e più volte nel dibattito, talvolta anche con imperituri leitmotiv del tipo «ti vedo sciupato» e via discorrendo.
Ma non è ovviamente tutto: conta molto anche il discorso climatico, sia a livello di temperature che di persone. Parecchi amici che sono emigrati nel Nord Europa o in terre decisamente poco meno amichevoli della Spagna, hanno riportato il discorso del clima come una delle più potenti ragioni per poter pensare di tornare in Italia. Si tratta di un tema forse non comprensibile da tutti; va però detto che non sempre un buon welfare può però sopperire alla mancanza della luce del sole per svariati mesi nel corso dell’anno. Non so voi, ma a livello metaforico io non vivrei in uno sgabuzzino senza luce ma con 3mila euro al mese di stipendio: meglio una soluzione più equilibrata, non credete?

Concludo, le risposte che più mi hanno dato da pensare e che non mi aspettavo, però, sono state altre.
Tipo queste:

<— (Perdonate la scarna censura del cognome, ndr)

 

 

 

Sono tre risposte che non ti aspetti, in epoche come queste. Perché sono positive, danno speranza e rilasciano un messaggio che tra crisi, giovani disoccupati e persone insoddisfatte, si trovano raramente. Perché ti fanno capire che ancora qualcuno che ci crede, che ci vuole provare, che ce la mette tutta c’è, e ciò ti rinfranca.
Ti fa comprendere che non tutto là fuori è un Eldorado ed aiuta a comprendere che non sempre ciò che c’è in casa è peggio di quanto sia situato oltre la dogana.

Però, però… occorre ricordarsi sempre un tema fondamentale, sia quando si sceglie di andare a vivere fuori che quando si decide di rientrare in Italia. Perché noi italiani sappiamo adattarci e privarci di molte cose ma… Ce la facciamo senza…

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