Molte persone sono state via dall’Italia per un po’, ed hanno vissuto all’estero per un tempo limitato decidendo poi di fare rientro alla propria base. Sono le storie che Arrivederci Italia racconta nella rubrica Quelli che tornano, dedicata appunto a chi, fuori dall’Italia, ha passato solo un periodo limitato – e concluso – della propria vita.
Quella di oggi, ad esempio, è la storia di Gennaro, un ragazzo che ha trascorso diversi anni in Spagna, a Madrid, salvo poi prendere la decisione di tornare in Italia e ricominciare tutto da capo.
Gennaro! Presentati, chi sei?
Mi chiamo Gennaro e ho da poco varcato la soglia dei 30 anni. Attualmente vivo a Padova e mi occupo di sperimentazioni cliniche per l’Università di Padova.
Come mai prendesti la decisione di lasciare l’Italia?
La mia esperienza al di fuori del Bel Paese è iniziata nel settembre del 2009. Avevo una ragazza spagnola che viveva a Siviglia, stupenda capitale dell’Andalusia, e in qualche modo volevo avvicinarmi a lei ma comunque continuare la mia carriera universitaria (mi ero laureato da pochi mesi in Controllo di qualità e volevo iscrivermi a Farmacia). Avevo trovato in Madrid una città perfetta dove poter vivere e poter ottenere entrambe le cose, in più avrei avuto l’iniziale appoggio di un coglionazzo che conoscevo già dai tempi di Napoli, con cui ho poi vissuto i (fino a questo momento) 4 anni più belli della mia vita.
E come mai dopo anni così belli hai deciso di tornare?
Tornare in patria dopo un anno di Erasmus in Spagna può essere tragico, tornarci dopo tutto quel tempo è letale.
A Madrid avevo trovato delle persone speciali, la mia storia con la spagnola era finita quasi subito ma nel frattempo avevo conosciuto un’altra ragazza e ormai ci stavo da quasi due anni.
La scelta l’ho presa quando, per l’ennesima volta, ho visto un ex Erasmus tornare in Spagna per continuare il suo sogno e vedere che quanto più ci restava, tanto più gli mancava l’anno Erasmus, le amicizie fraterne, le avventure alcoliche (e non) di una notte, le serate pazze. La vita purtroppo pretende responsabilizzazione.
E quando non prevedeva tale responsabilizzazione… com’era? C’è qualche evento particolare che varrebbe la pena essere narrato, raccontato e letto dai fruitori di Arrivederci Italia?
«Buenas, està Ana?».
«Ana està dentro, entrad!».
Dopo una serata passata a bere qualcosina e ballare un po’, io ed un’amica messicana ci ritroviamo a gironzolare per Antón Martín, centro di Madrid, fino a che lei non nota una finestra aperta al secondo piano. Al suo interno vede un sacco di persone parlare e ridere tra di loro, poi sente una canzone, lo sguardo le si illumina e il suo corpo inizia inconsciamente a muoversi. La guardo sorridendo e provocatoriamente dico: «Perché non saliamo?»… oggi posso affermare che è stata una delle frasi più giuste e, al contempo, sbagliate che abbia mai detto. Lei mi sorride, scatta verso il citofono, nota che il portone è già aperto e sale di corsa le scale, arriva al secondo piano e appoggia l’orecchio a tutte le porte per capire qual è quella giusta. Io inizio nervosamente a ridere e le chiedo cosa avrebbe detto per convincerli a farci entrare una volta aperta la porta.
Lei mi guarda con lo sguardo di chi ormai già conosce il futuro e dice: «Mi inventerò che sono amica di Ana, tanto c’è sempre almeno una Ana in queste feste». Il finale già lo conoscete. Queste cose non accadono dappertutto però la mia strada mi portava lontano da Madrid.
E se la tua decisione fosse invece stata quella di rimanere lì, a Madrid?
Con tutta probabilità avrei lasciato la Spagna in ogni caso. Ho uno spirito nomade e forse, dopo molti anni a Madrid, avrei comunque sentito il bisogno di muovermi, cambiare, avere nuovi stimoli. Ho sempre sognato di vivere per un breve periodo della mia vita in Oriente, chissà se un giorno…
Alla fine, la tua scelta di lasciare Madrid è stata ripagata? Ne sei felice?
Io rifarei completamente tutto della mia vita. Dalle glorie ai momenti di crisi, sono contentissimo di cosa mi abbia riservato la vita e sono orgoglioso nel dire che sono felice così.
Grazie mille a Gennaro per la bellissima intervista e per le foto e un grandissimo in bocca al lupo per il suo cammino “nomade” e la carriera all’Università di Padova!
[…] Grazie a Federica e buon proseguimento per i tuoi studi e le future avventure “magistrali”! P.S. Federica non è l’unica tra gli amici di Arrivederci Italia ad aver fatto un erasmus in Spagna ed essere tornati in Italia. Per esempio, puoi leggere la storia di Gennaro. […]