«Sono a Los Angeles per poter realizzare i miei sogni»

Intervistiamo per Arrivederci Italia Silvia, una ragazza che ha deciso di lasciare l’Italia per cercare fortuna a Los Angeles, ove attualmente risiede.

 

Ciao Silvia! Parlaci brevemente di te
Silvia, 25 e decisa ad ignorare gli imminenti 26. Da più di un anno vivo a Los Angeles per inseguire sogni di parole, luci e immagini per poter diventare un produttore creativo e realizzare nel futuro film e tv show.

Come mai hai deciso di lasciare l’Italia?
Non credo di ricordare un momento nella vita in cui non volessi andare via. Ho fatto tutte le vacanze studio che i miei mi permettevano di fare, ho girato mezza Europa con le mie amiche e ho fatto la babysitter a New York solo per avere una scusa per andarci. Mio padre da anni mi diceva che non c’era futuro per me in Italia e quando l’ho capito anche io, ho iniziato a cercare modi per andare via. Prima la Svezia e ora qui.

Come ti trovi a Los Angeles?
Io amo e odio Los Angeles.
Da una parte non si trova una pizza decente nemmeno a pagarla oro, dall’altra hai possibilità di ordinare cibo a qualsiasi ora del giorno e della notte comodamente dal tuo divano. 
E se è vero che si incontrano pochi americani, in confronto gli studenti internazionali sono smaniosi di festeggiare tutti i giorni della settimana e di fare amicizie veloci. E l’erba è legale qui. Fate voi le somme. 
Non credo mi abituerò mai a Los Angeles perché è semplicemente troppo e non basterebbero decine libri per parlarne ma per ora è casa e il posto dove poter realizzare i miei sogni. 

Los Angeles marePerché hai scelto proprio Los Angeles?
Volendo lavorare nella produzione cinematografica Los Angeles è stata la scelta più ovvia. Lo è da sempre. Ovviamente prendere la decisione è più facile che portarla a termine e quindi la mente passa da eccitazione a panico e panico totale prima della partenza, rassegnazione quando sei ormai legato all’aereo, speranza quando vedi il mare, gioia quando fai le prime amicizie, paura quando realizzi che non è così facile, per poi fermarsi ad uno stato altalenante tra speranza e disperazione a seconda dei giorni. 

Domanda molto semplice e banale: vivere all’estero o in Italia? E perché, quali sono le differenze sostanziali che vi sono per un’italiana?
Vivere all’estero è un’esperienza che credo tutti debbano fare prima o poi. Che sia per abbandonare le gonne di mamma almeno per una volta, esplorare o conoscere una nuova cultura… Qualsiasi sia il motivo gente: PARTITE!! Detto questo magari non tutte le esperienze saranno positive ma sicuramente ognuna di quelle insegnerà qualcosa di nuovo.
Le differenze alla fine sono quelle che conosciamo tutti: il cibo e il modo di vivere. Il cibo sarà sempre pessimo, ma il modo di vivere potrebbe stupire anche i più scettici. Per chi dice “l’Italia fa schifo, andiamocene tutti” – ma anche no! L’Italia è un paese favoloso come pochi altri al mondo – c’è così tanto da offrire e non ce ne rendiamo conto. Ci sono dei problemi che rendono difficile viverci? Non c’è dubbio e arrabbiarsi è giusto. Ma è una di quelle relazioni per cui bisogna lottare accettare che da ogni lato si è stati un po’ coglioni e decidere di voler sistemare le cose assieme.

Come ti vedi da qui a 10 anni? Professionalmente realizzata all’estero o cervello in rientro?
Questa è la domanda da un milione di dollari. Onestamente vorrei poter dire che tra 10 anni mi vedo circondata da marito e figli, a prendere il sole in una villa a Malibu, mentre premi a non finire prendono polvere sulla scrivania. La realtà è che non riesco ad immaginare come sarò a fine settimana. Sono una che pianifica ma allo stesso tempo prende quello che viene come viene. Sono atterrata a LA con un biglietto di ritorno due mesi dopo e sono qui da 1 anno e 4 mesi. Credo questo faccia capire come vivo.
Non dico nemmeno no alla possibilità di tornare. Sono affezionata a casa, al mio paesotto in Brianza e ai miei amici che sono ancora lì, tornare non sarebbe un dramma. Ma se c’è una cosa che vorrei davvero, è potermi realizzare: la location non è importante.

Felice della scelta? La rifaresti?
Riparliamone tra 3 mesi quando dovrò trovare lavoro per poter rimanere. Se troverò qualcosa, allora l’esperienza che sto facendo avrà dato i suoi frutti e allora si che dirò che ne è valsa la pena. In caso contrario dovrò fare una lista di pro e contro per decidere quale è il bilancio. 
Essere lontani da casa, provare a farcela in un ambiente diverso e senza conoscere nessuno non è facile. Ci sono giorni neri in cui vorrei essere a casa mia, circondata dalla mia famiglia, a mangiare un buon pranzo preparato dalla nonna. Altri invece in cui mi trovo in spiaggia a Venice, guardando l’oceano e non riesco ad immaginare di essere in nessun altro posto. Provare per credere.

Nel ringraziare Silvia per la disponibilità mostrata e per le foto presenti nell’articolo (sono tutte sue), le facciamo un enorme in bocca al lupo per la realizzazione dei suoi sogni ovunque questi possano prender forma.
P.S. Se siete interessati ad avere più notizie su esperienze di vita e lavoro a Los Angeles, potete leggere anche la storia di Mattia.

Foto di Hollywood, Los Angeles

1 commento

  1. […] Nel ringraziare fortemente Mattia per il tempo che ci ha concesso, vi lasciamo con una sua piccola bio contenente i collegamenti ad alcuni suoi lavori: assolutamente consigliati! P.S. Se siete interessati ad avere più notizie sulla vita a Los Angeles, vi consigliamo di leggere anche la storia di Silvia. […]

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